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Vuoi aiutare?

I membri della diaspora uigura in Germania raccomandano d’intraprendere le seguenti azioni:

Chiedi ai leader locali, nazionali e internazionali di agire

  • Contatta i deputati al Parlamento europeo, al Bundestag tedesco, ai parlamenti statali e locali - via e-mail, lettere, conversazioni di persona e telefonate - per richiedere un maggiore impegno nella garanzia degli interessi del popolo uiguro.
  • Contatta direttamente l’ufficio del Cancelliere Scholz e richiedi informazioni sulle misure adottate in merito alla crisi.
  • Ordina una cartolina gratuita da inviare al ministro degli Esteri Baerbock perché sollevi la questione alle Nazioni Unite.

Puoi iniziare a scoprire di più sulle politiche e le legislazione vigenti partendo da qui:

  • La legge sulla due diligence aziendale nelle catene di approvvigionamento (Supply Chain Due Diligence Act) entrerà in vigore in Germania il 1° gennaio 2023. Non è ancora chiaro come questa verrà applicata in pratica e se le società tedesche saranno effettivamente ritenute responsabili per qualsiasi lavoro forzato nelle loro catene di approvvigionamento, data la difficoltà di ispezionare e provare in modo indipendente il lavoro forzato che si verifica in Cina.
  • La legge sulla catena di approvvigionamento dell’UE, presentata in forma di bozza nel febbraio 2022, sarà discussa in Parlamento quest’anno e potrebbe venire approvata nel 2023.
  • Nel giugno 2022, il Parlamento europeo ha dichiarato che “la persecuzione in corso degli uiguri e di altre minoranze turche e musulmane nella regione autonoma uigura dello Xinjiang . . . equivalgono a crimini contro l’umanità e forniscono gravi indicazioni di un possibile genocidio”. Otto parlamenti nazionali, di cui cinque nell’UE (Francia, Paesi Bassi, Lituania, Repubblica Ceca e Belgio) hanno affermato che “i crimini e le violazioni dei diritti umani commessi contro la popolazione uigura nello Xinjiang costituiscono crimini contro l’umanità e genocidio”.

Contatta le aziende e rifiuta i prodotti realizzati con il lavoro forzato

  • Contatta le aziende che lavorano materiali provenienti dalla regione uigura (per esempio il cotone), e richiedi trasparenza nelle loro catene di approvvigionamento.
  • Pretendi che le principali catene di vendita al dettaglio interrompano la vendita di prodotti realizzati tramite lavoro forzato.
  • Boicotta aziende e prodotti in cui si presume o si conferma il lavoro forzato. Per saperne di più sul coinvolgimento delle aziende nel lavoro forzato, inizia qui:
  • Australian Strategic Policy Institute (ASPI) ha pubblicato un rapporto nel 2020 “Uyghurs for Sale”, che elenca nel suo Sommario esecutivo 82 società straniere e cinesi che hanno potenzialmente beneficiato direttamente o indirettamente dell’uso di lavoratori uiguri spostati al di fuori della regione uigura attraverso programmi abusivi di trasferimento di manodopera fino al 2019”.
  • La Human Rights Foundation (HRF) offre “Uyghur Forced Labor Checker,” un plug-in di estensione di Google Chrome che informa i consumatori se i marchi di abbigliamento da cui stanno acquistando potrebbero fare affidamento sul lavoro forzato uigura.
  • End Forced Labour Fashion pubblica pagelle sui marchi, valutando la loro complicità nei lavori forzati uiguri. Fornisce inoltre un elenco di organizzazioni che si sono impegnate pubblicamente a spostare la loro intera catena di approvigionamento – a partire dalle materie prime ai prodotti finiti – al di fuori della Regione Uigura, per prevenire l’uso del lavoro forzato degli uiguri e di altri gruppi in altre strutture e per porre fine rapporti con i fornitori che supportano il sistema del lavoro forzato.
  • Il Business & Human Rights Resource Centre raccoglie informazioni sulle società che si presume utilizzino il lavoro forzato nelle loro catene di approvvigionamento, inclusa la Cina. Inoltre, tiene traccia delle aziende che hanno risposto a tali accuse.

Richiama l´attenzione e aumenta la consapevolezza sulla questione

  • Invia, inoltra, ritweetta e metti mi piace ai reports che segnalano la crisi nella regione uigura. Scrivi lettere al direttore e partecipa a discussioni nei forum online.
  • Rifiuta la propaganda del Partito Comunista Cinese sulla regione uigura. Richiama informazioni false nei media, online e in pubblico. Presta particolare attenzione alle informazioni provenienti da istituzioni affiliate al governo cinese.
  • Scendi in piazza e partecipa a manifestazioni per i diritti umani del popolo uiguro.
  • Sostieni l’ufficio di Berlino della Society for Threatened Peoples nelle loro campagne a sostegno degli uiguri.

Per saperne di più sulla diaspora e su altre organizzazioni di sensibilizzazione, inizia qui:

  • Weltkongress Der Uiguren / World Uyghur Congress (Germany). Il Congresso mondiale degli uiguri (the World Uyghur Congress) si sforza di promuovere la democrazia, i diritti umani e la libertà per il popolo uiguro attraverso mezzi pacifici, non violenti e democratici al fine di determinare il loro futuro politico.
  • The Ilham Tohti Institute (Germany). The Ilham Tohti Institute prende il nome dal professor Ilham Tohti, accademico uiguro ingiustamente imprigionato, e si occupa di promuovere l’amicizia e l’armonia tra tutti i popoli che vivono in Cina.
  • The Uyghur Human Rights Project (United States). L’UHRP promuove i diritti degli uiguri e di altri popoli turchi musulmani nel Turkistan orientale, denominato dal governo cinese Regione autonoma uigura dello Xinjiang, attraverso attività di advocacy basata sulla ricerca.
  • Xinjiang Victims Database. Si tratta di una piattaforma indipendente che cerca di documentare le persone trattenute in varie forme di detenzione, assegnate ai lavori forzati, mandate in collegi o orfanotrofi, o a cui è stato altrimenti limitato il movimento, in modo da proteggerle ora e ritenere responsabili le autorità cinesi in seguito, creando le basi per future azioni legali e riparazioni.
  • End Uyghur Forced Labor. La Coalizione per porre fine al lavoro forzato nella regione uigura è una coalizione di organizzazioni della società civile e sindacati uniti per porre fine al lavoro forzato sponsorizzato dallo stato e ad altre eclatanti violazioni dei diritti umani contro persone della regione uigura in Cina, nota alla popolazione locale come Oriente Turkestan.